divendres, 4 de novembre del 2016

TdE219. Salvador Jàfer. Les ànimes

Ha passat Tots Sants i el Dia de les Ànimes i encara no he fet una visita al cementeri.

L'antiga pallissa de casa, anterior a 1968, ara és la saleta de l'iMac.

Avui no em trobe gaire bé!
Avui que no he d'esperar res ni ningú i que volia fer coses de casa i del Solar, ventre, budells i bufeta van a la seua!

Potser és el vi que fa dos dies que bec? L'alcohol mai no se m'ha assentat bé, no em prova gens. Ni les barreges d'aliments. I a més hi ha la neteja i sanació d'aquests espais que em fan absorbir tantes energies diferents i contràries.

Avui faré dejú. O mig dejú. Només pa torrat i meló he menjat. A vegades pense que és com si fera la meua darrera mirada al món.


He acabat de mirar Èdip rei, de Pasolini, que vaig començar a visionar ahir.

19 DINTORNI DEL SANTUARIO DI CORINTO

Esterno. Giorno.

Come un automa ora cammina lontano dal santuario, che si intravede alle sue spalle.
Una fila di pellegrini che viene dalla parte opposta lo incrocia. Ma egli stavolta è come cieco. Non si sposta. Ed essi, scansandolo, lo guardano, come si guarda un mostro o un infelice.
Egli è di nuovo solo.
Sulla pietra miliare della strada, è incisa la parola «CORINTO».
Quella è la strada del ritorno a casa, dai suoi genitori.
Edipo guarda quella parola come inebetito.
Portate dal vento giungono dal santuario più forti le allegre musiche popolari, carichi di infiniti e antichi presagi.
Edipo cade a sedere sopra la pietra miliare: e scoppia in un pianto di bambino.
Piange a lungo; nascondendosi il viso. Altra gente passa e lo guarda come si guarda chi è diverso, chi non fa parte della norma della vita umana: con pietà, paura e ostilità.
Edipo piange.

Dissolvenza.

Ora non piange più. Le lacrime rimaste invetrite nelle guance smunte. Si guarda fisso davanti a sé. Poi sospira. Ha preso una decisione. E meccanicamente la esegue. Si alza. Si allontana dalla parte opposta di Corinto.
Si volta indietro a guardare la pietra dove è scritto il nome della sua patria.
Finché quella pietra rimane lontana e non si vede più.

Pasolini 2001]. Pier Paolo Pasolini. Per il cinema. 2 tomi indivisibili. A cura di Walter Siti e Franco Zabagli. Con due scritti di Bernardo Bertolucci e Mario Martone. E un saggio introduttivo di Vincenzo Cerami. Cronologia a cura di Nico Naldini. Milano: Arnoldo Mondadori Editore («I Meridiani»), 2001, pp. 994-5.

On són les ànimes? Què són les nostres ànimes? On aniran a raure i a jaure? Aquesta "animula vagula blandula", com deia l'emperador Adrià, quan abandonarà aquest cos perible?

ANIMULA VAGULA BLANDULA

Animula vagula blandula 
Hospes comesque corporis, 
Quae nunc abibis in loca 
Pallidula rigida nudula, 
Nec, ut soles, dabis iocos...

P. Aelius Hadrianus, Imp.

Animuccia vagabonda, leggiadra, ospite e compagna del corpo. In quali luoghi andrai ora Tu pallida, fredda e nuda? E non darai più gioia, come sei solita...

http://doc.studenti.it/vedi_tutto/index.php?h=b8f01dd8&pag=1

Animeta rodera, tendreta, hoste i companya del cos, per quins indrets deus vagar ara, pàl·lida, freda i nua? I ja no ens alegraràs, com solies fer..

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